ArteScienza Anno VIII, N.15 giugno 2021

 

Il parto della donna e altre imperfezioni naturali 

di Isabella De Paz e Ferdinando Gargiulo

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Sunto: La vita non è mai il prodotto di una raffi nata ingegneria, come i primi darwinisti maggiori avrebbero voluto farci credere; ma è il frutto di riaggiustamenti, adattamenti, arrangiamenti. La natura non fa progetti; trova espedienti. Capita così di individuare nel creato, che per puro pregiudizio riteniamo perfetto, una serie di imperfezioni. Alcune riguardano vistose deformazioni del DNA umano e dipendono dalla infl uenza di virus, ma vengono poi utilizzate dal corpo per accrescere la resistenza ad altri attacchi tanto che, grazie ai virus, diventiamo geneticamente più forti. Ci sono, però, anche imperfezioni che remano contro il naturale processo selettivo di adattamento all’ambiente del Sapiens Sapiens. Il parto della donna e la mancanza di autonomia del neonato, per esempio, sono oggetto di un dibattito acceso nella scienza come nella fi losofi a e rappresentano il tema ispiratore del dogma biblico del peccato originale e di alcuni miti antichi, che, secondo Platone e i neoplatonici, raccontano la vera storia della specie umana.

 

Abstract: Life is never the product of refi ned engineering, as the early Major Darwinists would have us believe; but it is the result of readjustments, adaptations, arrangements. Nature does not make plans; fi nd gimmicks. It thus happens to identify a series of imperfections in creation, which we consider perfect for pure prejudice. Some involve large deformations of human DNA and depend on the infl uence of viruses, but are then used by the body to increase resistance to other attacks so that, thanks to viruses, we become genetically stronger. There are, however, also imperfections that run counter to the natural selective process of adaptation to the environment of Sapiens Sapiens. The childbirth of the woman and the lack of autonomy of the newborn, for example, are the subject of a heated debate in science as in philosophy and represent the inspiring theme of the biblical dogma of original sin and of some ancient myths, which, according to Plato and the Neoplatonists, tell the true story of the human species.

 

 

 

 

Isabella De Paz. Laurea in Giurisprudenza e baccalaureato in diritto a Strasburgo (Unione Europea) Si occupa di analisi psicanalitica didattica a Parigi nel 1973. Giornalista professionista. Dirige le riviste «Patologia clinica», «Il gioco della materia e delle idee», «Hippocampo», «Maja». Redattrice ordinaria presso Giorgio Mondadori Editore dal 1981. Collaboratrice fissa de "Il Messaggero", scrive anche per i quotidiani "La stampa", "Stampa-sera", e per i periodici «L'europeo», «L'Espresso», «Il piacere», «PoP», «Excelsior», «L'llustrazione Italiana», «Ad», «Bella Italia». Assieme a Emanuela Sciandra ha direttol'Ufficio Stampa e Relazioni Culturali presso il Centro Internazionale per studiosi e studenti stranieri, a Santa Margherita Ligure. Ha partecipato a varie iniziative radiofoniche della RAI e di altre emittenti: conduttrice del rotocalco radiofonico quotidiano "RP1", autrice di testi per Olimpo2000, Il motto matto, Voglia di apocalisse. Per la RAI realizza numerosi speciali del TG1: "Italia straniera", "Emigranti di élite: musicisti, scienziati e artisti premiati all'estero", "Roma fuori orario" e altri).
È stata docente di "Diritto dei Beni Culturali nella Unione Europea" presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova, Facoltà di Scienza della Comunicazione. È stata cultrice di Diritto Pubblico presso la stessa Università. In particolare si è occupata di Diritto Internazionale dei Beni Culturali. Nello stesso campo è autrice di numerose pubblicazioni: La tutela dei beni culturali nei paesi dell'est europeo, Roma, Poligrafico dello Stato, 1999; Elementi di diritto pubblico e di legislazione dei beni culturali, Ecig, 2002; Guida alla disciplina della unione europea in tema di beni culturali, Ecig, 2003; La problematica definizione di bene culturale, Centro Internazionale di Studi Italiani, 2001; Il diritto dei beni culturali nella Unione Europea, Ecig, 2004. È anche autrice dei libri: Il mio primo uomo (pubblicato da Longanesi); I sogni come interpretarli; Il caso Rushdie, Elettrocardiodramma, Fiabe Buddiste.
Ha lavorato nel mondo del cinema e dello spettacolo: attrice cinematografica con Bavaria-film e altre produzioni italiane e straniere; soprano acuto nel coro "I madrigalisti" diretti dal medico-maestro di musica Leopoldo Gamberini; iscritta alla SIAE come paroliere, firma i testi di Amarsi forse ma sempre (Blandini-Calabrese-Matti). Particolarmente sensibile alle problematiche degli autistici e portatori di handicap, è organizzatrice della serie di eventi culturali Musica per Costruire con Agimus Count Down Project, missione spaziale sulla terra alla ricerca di uguali e diversi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ferdinando Gargiulo. Medico Ostetrico e Ginecologo. Liceo classico e laurea in Medicina (1976) a Roma. Specialista in Ostetricia e Ginecologia (1983) con una tesisperimentale sugli aspetti citomorfologici dell’infezione genitale da HPV (human papilloma virus).Ha iniziato l’attivitàprofessionale come Medico di base e Medico Domenicale e Festivo presso la Condotta Medica Di Primavalle-Roma. Per dieci anni è stato specialista ambulatoriale per la branca di Ginecologia, presso il Consultorio Familiare di Monte Mario-Roma. Dal 1979 al 2012 ha lavorato come ginecologo presso la Divisione di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Complesso Ospedaliero San Filippo Neri di Roma. Dal 2000, in parallelo con la sua attività di medico ospedaliero, e dalla seconda metà del 2012 a tempo pieno, si occupa di Ostetricia e Ginecologia Forensi (come consulente tecnico d’ufficio per il tribunale di Roma oltre che occasionalmente per altri tribunali e procure in Italia e come consulente tecnico di parte attrice e di parte convenuta .